8 Giorni alla fine racconta la drammatica storia di una normale famiglia di Berlino, catapultata in una situazione estrema e il cui unico obiettivo è sopravvivere all’inevitabile catastrofe. La lotta per la vita solleverà interrogativi su cosa unisce i personaggi, e cosa rischia di dividerli per sempre. Disposta dal governo tedesco un’evacuazione temporanea, di notte l’ex insegnante di fisica Uli Steiner (Mark Waschke, Dark) e la sua famiglia scappano nella foresta con la speranza di incontrare dei contrabbandieri che li portino in Russia. Ma anche attraversare il confine rischia di essere potenzialmente letale. Nessun paese vuole accogliere le masse in fuga. Per questo motivo, preoccupata per i figli Leonie (Anna Lena Klenke, Victoria, Babylon Berlin) e Jonas (Claude Heinrich), la pragmatica dottoressa Susanne (Christiane Paul, La polvere del tempo, L’onda) non appoggia la missione suicida del marito Uli. Estremamente legata alla famiglia, Susanne non vuole abbandonare suo fratello Herrmann (Fabian Hinrichs), membro del Bundestag che aveva promesso di portare l’intera famiglia oltreoceano ma che invece si trova già in aeroporto con la moglie Marion (Nora Waldstätten), incinta, in attesa di prendere un volo per gli Stati Uniti. Nel frattempo il cinico padre di Herrmann e Marion, Egon (Henry Hübchen), convinto del fatto che il figlio abbia ormai abbandonato la famiglia, decide di attendere inerme la fine del modo abbandonandosi al vizio dell’alcol. Egon è un uomo pieno di rimpianti che nella vita si è lasciato scappare molte opportunità: questi ultimi giorni di vita sono la sua ultima possibilità per rimediare.