Monica Grossi, una donna trentottenne di Verona, si risveglia dal coma quattro mesi dopo aver assistito a una violenta colluttazione in cui avevano perso la vita il ricco marito Gianluca Grossi e il presunto amante Marco De Angelis e poi essere stata vittima di un incidente mentre scappava dalla villa sul lago di Garda dove era avvenuto il litigio. Al suo risveglio, però, la donna non ricorda nulla e i suoi ultimi ricordi risalgono a otto anni prima quando era nato il suo secondo figlio Vittorio. Monica si trova quindi ad avere a che fare con più persone che la ritengono colpevole della morte del marito e la descrivono come egocentrica, adultera e approfittatrice tra cui il suocero Vittorio e i cognati Riccardo e Barbara. La donna inizia così un difficile percorso di recupero della memoria e dell’identità aiutata dalla psichiatra Caterina Liguori e da Stefano De Angelis, fratello del suo presunto amante, l’unica persona a starle vicino nonostante talvolta palesi i suoi pregiudizi verso il mondo lussuoso e privilegiato a cui Monica apparteneva.