Gaio Claudio Glabro è morto. Molti mesi sono passati da quando i romani sono stati sconfitti, e l’esercito ribelle, guidato da Spartacus e dai suoi gladiatori Crisso, Gannicus e Agron, continua ad accumulare vittorie su Roma. Con migliaia di schiavi liberati, è diventato una forza che ha cominciato a sfidare anche i potenti eserciti di Roma. Spartacus è più determinato che mai a far crollare l’intera Repubblica Romana. Dopo la morte di Ashur, Naevia e Crisso sono un tutt’uno con ritrovata forza e determinazione. E Gannicus, cercando sempre di abbracciare la vita al massimo, condivide il suo letto con Saxa, bella e pericolosa. I ribelli sono impegnati in uno scontro sanguinoso dopo l’altro e devono prepararsi per l’inevitabile: una guerra totale con Roma. Il Senato romano si rivolge al suo ricco cittadino, Marco Licinio Crasso, per gli aiuti. Un potente, politico e stratega, che rispetta il suo avversario e si rifiuta di fare gli stessi errori dei suoi predecessori. Insieme a suo figlio Tiberio e a un giovane e fortemente competitivo Giulio Cesare come alleati, Crasso è determinato a schiacciare Spartaco e la sua ribellione. È la conclusione epica di un viaggio leggendario